Questa seduta è stata quasi interamente dedicata a Parma Infrastrutture, una società partecipata che presenta grandi criticità. Nata nel 2005 per gestire il patrimonio delle reti idriche, nel tempo è stata caricata della manutenzione di buona parte della città; in realtà in passato è servita per aggirare il patto di stabilità e scaricare allegramente significativi oneri finanziari. Nei quasi tre anni di amministrazione cinquestelle però non si è riusciti a trovare soluzioni adeguate e abbiamo visto passare ben tre amministratori al vertice della società. Attualmente l’indebitamento supera i 65 milioni; si tratta di debiti con fornitori (13 milioni), con Iren (14 milioni) e con le banche (sono accesi tre mutui per 25 milioni con scadenza oltre il 2030). A tutto questo si devono aggiungere 20 milioni di azioni Iren date in pegno.
Il patrimonio di questa società è di natura indisponibile e non è possibile attivare un procedimento di liquidazione. La scelta per ora è stata quella di reinternalizzare parzialmente alcuni servizi, ma alla fine stiamo pagando debito con altro debito (con l’assestamento di bilancio deliberato ieri è stato destinato a Parma Infrastrutture un altro milione di euro).
Sono state presentate due delibere, una sul bilancio 2013 e l’altra sul piano industriale 2014-2016. Abbiamo espresso un voto negativo su entrambe perché riteniamo che a metà mandato questa amministrazione doveva trovare soluzioni più chiare e mostrare un minimo di visione sulla strategia da percorrere. Da quasi tre anni assistiamo ad un continuo stillicidio di delibere e proposte che affrontano il tema delle partecipate in maniera del tutto parziale e senza la necessaria visione di insieme del problema.
Un’altra delibera che abbiamo bocciato è stata quella sulla salvaguardia dell’equilibrio di bilancio. Questo passaggio contabile è previsto per fine settembre perché il bilancio di previsione andrebbe presentato entro gennaio, quest’anno invece (anche a causa delle incertezze governative) il previsionale è stato votato solo un paio di mesi fa. Le modifiche presentate dimostrano comunque la scarsa capacità di questa amministrazione nel valutare le voci di entrata e di spesa (ad esempio le entrate da alienazioni e i contributi di costruzione sono stati inferiori a quanto preventivato all’inizio dell’estate).
Oggi abbiamo avuto la notizia della scomparsa di Elvio Ubaldi, un sindaco che ha dato molto alla città e che è stato capace di scelte coraggiose (anche se molte di quelle scelte non le abbiamo condivise). Ricordo con nostalgia la sua capacità dialettica e la sua passione per il confronto delle idee.