Nel 1754 Jean-Jacques Rousseau accetta la sfida lanciata dall’Accademia di Digione e scrive il “Discorso sulle origini e i fondamenti della disuguaglianza fra gli uomini”. Nella declamazione iniziale elogia il governo della sua città – Ginevra – e sottolinea che il luogo ideale in cui vivere è quello in cui “nessuno nello Stato possa dirsi al disopra della legge, e che nessuno dal di fuori possa fare imposizioni che lo Stato sia costretto a riconoscere; infatti, qualunque sia la costituzione di un governo, se vi si trova un uomo solo che non sia sottomesso alla legge tutti gli altri sono necessariamente in sua balia”. E’ evidente il riferimento a Silvio Berlusconi…. Ma proseguendo nella lettura ho trovato un altro passaggio di grande attualità. Descrivendo il luogo in cui non avrebbe voluto vivere (perché mal governato) Rousseau scrive “avrei fuggita una repubblica in cui il popolo, credendo di poter fare a meno dei Magistrati o di poter lasciare loro soltanto un’autorità precaria, si fosse imprudentemente riservata l’amministrazione degli affari civili e l’esecuzione delle sue stesse leggi”. In quegli anni la nostra nazione non esisteva ancora, ma le basi concettuali di un governo democratico erano già ben presenti in Europa e nell’arco di poco tempo avrebbero iniziato a dare frutti, almeno nelle nazioni con maggiore storia e tradizione. Continua a leggere
Origine della disuguaglianza
20 martedì Ago 2013
Posted Politica nazionale
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