Ultima seduta del 2013, in totale sono state 33 (e sono contento di essere riuscito a non saltarne nessuna). Abbiamo commemorato Nelson Mandela; a nome del nostro gruppo ho letto le riflessioni scritte in questo post: https://allevolta.net/2013/12/07/nelson-mandela-uomo-giusto-e-forte/
E’ stata ricordata anche la nostra concittadina e critica musicale Elena Formica (per noi è intervenuto il consigliere Vescovi).
Tra le interrogazioni segnalo quella di Dall’Olio sulla raccolta differenziata in centro storico (dove la strategia deve essere differente da quella utilizzata in periferia) e quella del consigliere Savani (M5S) contro il taglio delle utenze Iren alle famiglie in difficoltà economica.
Le delibere discusse sono state tre: istituzione biblioteche, terreno della scuola per l’Europa, proroga convenzione TEP. Alle prime due abbiamo dato un voto di astensione, sulla terza ci siamo espressi favorevolmente. Più che di TEP (che gestisce mezzi e personale) si è trattato di prorogare per due anni il contratto con SMTP (società per la mobilità e il trasporto pubblico) che è partecipata a metà tra Comune e Provincia, e ha in carico il patrimonio (depositi e linee elettriche). Nel corso del 2013 sono andate deserte due gare per trovare un possibile socio privato, e a questo punto occorre un cambio di strategia procedendo con una gara tradizionale o un affidamento in house (quest’ultima è l’opzione che come gruppo PD sosteniamo, ma per realizzarla occorrono competenze e capacità che forse questa amministrazione non possiede).
La questione del terreno sul quale è stata costruita la scuola per l’Europa è piuttosto complicata. Attualmente il costo dell’area è salito a 4 milioni, cifra che alla fine pagherà il Comune attraverso un mutuo richiesto alla Cassa depositi e prestiti; verranno così saldati i debiti della società ‘Città delle Scienze’ (inclusa in STT Holding) che, a detta dell’assessore Ferretti, verrà presto definitivamente liquidata. Alla fine il costo di questa scuola raggiungerà i 34-35 milioni; nonostante ciò l’amministrazione non è ancora sicura di poterla terminare, con il rischio di perdere l’accreditamento europeo (che ha posto il limite massimo di ultimazione a giugno 2014).
La delibera che riguarda le biblioteche è un atto di indirizzo che prevede la soppressione dell’Istituzione Biblioteche (avviata nel 2004) e l’attivazione di una nuova macrostruttura comunale. L’obiettivo è semplificare la gestione amministrativa del sistema bibliotecario che attualmente ha un peso burocratico eccessivo. Nei nostri interventi abbiamo sottolineato che il nuovo assetto organizzativo dovrà produrre una visione prospettica d’insieme, garantendo i necessari legami tra gli aspetti culturali e quelli sociali, realizzando un sistema in rete che consideri le diverse realtà territoriali; abbiamo anche auspicato un maggiore investimento sul versante tecnologico e informatico.
Chiudo con gli auguri di Buone Feste e Buon Anno.
“Sperare è lecito, sognare un dovere”