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Resoconti personalizzati delle sedute di Consiglio Comunale

2012

Oggi pomeriggio, 14 giugno, si è tenuto il primo Consiglio.
28 consiglieri su 32 erano alla loro prima esperienza, io tra questi.
E’ stato un incontro a mio avviso poco concreto, molto ‘procedurale’, con tante parole un po’ inutili e un po’ ovvie.
Il centrodestra sembra ancora in campagna elettorale, quasi con l’ansia di dimostrare di esistere.
Il M5S mi sembra in difficoltà sia sulla giunta sia sul programma, e il discorso del sindaco si è mantenuto sul binario sicuro del buon senso e delle dichiarazioni di intenti già sentite prima del voto.
Credo che bisognerà attendere il lavoro degli assessori e forse quello delle commissioni per sentire cose precise e utili per la città.
La novità e la creatività del M5S oggi non si è vista, ma bisogna capirli: l’ambiente e il protocollo non aiutano, la stampa e i fotografi disturbano parecchio, la novità del ruolo e la responsabilità conseguente un po’ inibiscono.
Il nostro gruppo (PD) inizia a prendere forma, Nicola Dall’Olio è un capogruppo in grado di dare uno stile preciso al nostro ruolo di opposizione (anche se preferisco il termine ‘forza di minoranza’).
Intanto dovrò abituarmi alla scomodità degli scranni e al loro fastidiosissimo cigolio…

Consiglio Comunale del 5 luglio.

In quella settimana ero in ferie con la famiglia e sono tornato da Ancora per partecipare a questo 2° incontro (che in realtà rappresentava il primo Consiglio veramente operativo).

Non mi sono pentito di avere interrotto le ferie, perchè ho potuto prendere confidenza con le quelle particolari procedure che si chiamano ‘interpellanze, interrogazioni, mozioni, comunicazioni, emendamenti, ecc’. Inoltre ho depositato la mia prima proposta: una mozione per adottare la Carta di Pisa (Carta etica in 22 articoli per amministratori e enti locali per favorire trasparenza e legalità); dovrebbe essere discussa e votata nel Consiglio del 26 luglio.

La seduta è stata caratterizzata dalla furibonda reazione manifestata dal centrodestra a seguito di un’inopportuna mozione del M5S sulle responsabilità civili e penali della precedente amministrazione. Il consigliere presentatore ha voluto provocare, ma ha esagerato e si è fatto prendere la mano, accusando direttamente le singole persone e formulando sentenze definitive (che spettano invece ad altri enti preposti a questo).

Ho definito inopportuna questa mozione perchè le responsabilità della precedente amministrazione nei prossimi mesi verranno continuamente in superficie ogni volta che tratteremo temi di bilancio e di gestione delle società partecipate; inoltre ci sono indagini della magistratura in corso e lo stesso comitato dell’audit sta raccogliendo elementi e formulando analisi. A breve partirà anche la commissione di controllo e verrà presentata la relazione dell’assessore al Bilancio.

Il nostro gruppo ha cercato di mediare proponendo emendamenti alla mozione al fine di renderla accettabile anche dal centrodestra, ma il confronto a quel punto era ormai degenerato e il centrodestra chiedeva il ritiro della mozione.

Il presidente del consiglio ha preferito interrompere la seduta e riunire la conferenza dei capigruppo (dove tutto il centrodestra è presente perchè ognuno di loro rappresenta un gruppo, cioè se stesso…).

E’ finito tutto a ‘tarallucci e vino’ con la mozione originale ritirata e sostituita da un testo così banale da poter essere facilmente votato da tutti (non è ovvio che un amministratore deve risponde davanti alla legge di quello che fa?).

Questo episodio ha dimostrato la grande inesperienza del M5S, che lancia sassi nello stagno senza preoccuparsi delle reazioni e soprattutto senza riuscire poi a gestirne le conseguenze; dall’altra parte il centrodestra attacca per difendersi e aggredisce con arroganza, proseguendo con lo stile obsoleto della vecchia politica.

Noi del PD a questo punto ci troviamo a dover fare una doppia opposizione oppure a mediare per portare a casa qualche utile decisione.

Il gettone di presenza (60 euto lordi) previsto per i consiglieri è stato devoluto alle popolazioni emiliane terremotate.

Consiglio del 12 luglio 2012

E’ stata una seduta produttiva. Abbiamo discusso e votato diverse mozioni, alcune anche importanti.

Però emerge evidente la scarsa produttività della giunta: nessun assessore ha ancora presentato alcuna proposta ne deliberato alcunchè. Per ora il titolo in dialetto dell’attuale amministrazione potrebbe essere: ‘tolasudolsa’. La risposta giusta e diretta sarebbe un ‘scàntot’, ma è politicamente più corretto presentare mozioni e fare proposte.

Il tema più rilevante della giornata è stato quello della gestione dei rifiuti. Due mozioni discusse, quella del M5S e la nostra. Quella dei grillini ci è parsa troppo generica, priva di impegni e scadenze precise; la nostra invece era basata sulla legge di iniziativa popolare da presentare all’assemblea legislativa regionale e quindi molto dettagliata negli indicatori e nelle scadenze di risultato. Credo che l’assessore Folli abbia di che divertirsi nei prossimi mesi, ma deve accettare l’idea che non esiste solo il problema inceneritore (cioè, questo è solo un tassello del puzzle) e che occorre iniziare una difficile opera di sensibilizzazione di cittadini e commercianti per cominciare a produrre meno rifiuti, riutilizzare e riciclare; e poi bisogna applicare i necessari sitemi premianti e punenti (la cosiddetta tariffazione puntuale). C’è ancora molta, troppa, demagogia su questo tema; occorre uscire velocemente dal clima della campagna elettorale e chiarire cosa possiamo fare e cosa invece non è nelle competenze del comune, cosa è possibile fare subito e cosa nei prossimi anni.

Su sollecitazione della minoranza di centrodestra si è parlato di ‘movida’ e sicurezza in Piazza della Pace; ragionamenti un po’ scontati e poco creativi, l’assessore è al lavoro (NB. quello per le attività produttive e non quello per le politiche giovanili….)

Finalmente si sono costituite le 6 commissioni permanenti, più le 2 speciali; 4 membri di maggioranza e 3 di minoranza in ciascuna. Speriamo di iniziare a lavorare subito dopo le ferie di agosto. Io sarò in quella su Welfare-Servizi Sociali-Sanità e in quella sulle Pari Opportunità.

A seguito di una nostra interrogazione è emerso che per il Ponte Nord, oltre a non sapere che farne,

occorre trovare oltre 3 milioni di euro per attivare l’opera, e poi bisognerà procedere a ingenti spese di manutenzione. Ma di tutto questo dovrebbe rispondere il taciturno Ubaldi.

Consiglio Comunale del 26.7.2012

Ultimo consiglio prima della pausa di agosto.

E’ durato oltre 6 ore, ma ne valeva la pena. Sono finalmente state discusse le Linee Programmatiche di Mandato 2012-2017, da oggi scaricabili dal sito del Comune.

Ogni consigliere di minoranza ha espresso il proprio giudizio, avanzato critiche, presentando suggerimenti e commenti. Qualche intervento è stato a mio avviso eccessivamente e inutilmente polemico (anche da parte di alcuni consiglieri di maggioranza), diversi tra noi invece hanno fornito contributi, a mio avviso, costruttivi e utili.

Molti degli obiettivi elencati sono validi e condivisibili, ma purtroppo in generale sono presentati con scarso dettaglio, privi di indicatori quantitativi e qualitativi, senza alcun riferimento temporale sui possibili tempi di realizzazione. Ne esce un lungo elenco di belle intenzioni, generalista e un po’ populista, che a tratti rischia la demagogia e l’autoreferenzialità.

Nel mio intervento ho sostanzialmente chiesto di passare rapidamente ‘dalle intenzioni alle azioni’, cioè di uscire dai ‘faremo’ elettorali per iniziare a declinare priorità e urgenze. Ho chiesto in particolare agli assessori di presentare una prima calendarizzazione specificando gli obiettivi che pensano di poter realizzare subito a costo zero e quelli invece che richiedono tempi più lunghi e con necessità di risorse. Ho anche invitato a maggiore coraggio e creatività nel formulare possibili soluzioni. Molti altri interventi hanno manifestato delusione nel verificare che la ‘rivoluzione’ grillina per ora è solo un vano proposito, sia nei contenti che nel metodo.

Altri interessanti interventi (Dall’Olio, Bizzi, Guarnieri) hanno evidenziato la mancanza di visione di quale città si vuole costruire nei prossimi anni, oltre all’assenza di riferimenti con le altre realtà e contesti all’interno dei quali Parma è invece di fatto inserita. Dalla consigliera Ageno è arrivata come risposta un inconsapevole ossimoro: ‘la nostra visione c’è ma non si vede’.

Anche il sindaco ha pontificato in chiusura chiedendo una sospensione del giudizio, ‘solo il tempo potrà dire se il programma è valido e fattibile’. Di fatto questa amministrazione più che di fiducia chiede un atto di fede.

La mia impressione è che alle linee programmatiche non abbia lavorato alcun assessore (da qui la genericità del risultato), personalmente invece spero molto nelle loro idee e competenze, saranno loro a dover risolvere i pesanti problemi della città che, ricordiamolo, sono ancora tutti aperti e in attesa….

Consiglio del 25 agosto

Questa mattina ho partecipato alla conferenza stampa per presentare la proposta di registro comunale delle unioni civili. Il testo e il regolamento è stato redatto dal consiglere Manno, ma erano presenti anche i M5S con il capogruppo Bosi e con Cacciatore (in qualità di presidente della commissione pari opportunità). Sembra che su questo tema ci sia una condivisione trasversale, vedremo in aula le eventuali reazioni o modifiche al testo.

Personalmente ho ricordato che su questo tema il PD nazionale ha trovato un’intesa e lo ha inserito nella Carta di Intenti presentata il mese scorso. Ho inoltre precisato che non è in discussione la famiglia fondata sul matrimonio (come recita l’art. 29 della Costituzione), ma che si vuole riconoscere e normare anche altre forme di convivenza e di relazioni affettive.

Ho segnalato che negli ultimi 6 anni in Emilia- Romagna sono aumentati del 50% i bambini che nascono da genitori non sposati: da noi rappresentano il 35% dei nati (a Parma sono circa 800-900 ogni anno); un riconscimento di queste unioni può tutelare meglio questi bambini, evitando diseguaglianze o discriminazioni.

E’ evidente che la componente più critica e contestabile della proposta riguarda le relazioni omosessuali, ma su questo aspetto ci si sono diverse sentenze autorevoli: cito solo quella della Corte Costituzionale (n.138) e quella della Corte Europea per i Diritti Umani, entrambe del 2010. Ritengo che i tempi siano maturi affinchè anche in Italia si riesca a compiere uno scatto culturale su una tematica per troppo tempo rifiutata e osteggiata.

Consiglio Comunale del 20 settembre 2012

E’ dal 26 luglio che il Consiglio Comunale non si riunisce. La pausa estiva doveva durare un mese, ma all’inizio di settembre le due sedute già programmate sono state annullate per mancanza di delibere di giunta da votare. E’ un segnale evidente della difficoltà dell’amministrazione.

Giovedì abbiamo iniziato con diverse nostre interrogazioni e comunicazioni: in particolare abbiamo sollecitato la giunta sul problema del regolamento per le graduatorie di nidi e materne (decisamente da migliorare per renderle più trasparenti ed eque); anche sul contratto per Giocampus abbiamo chiesto al sindaco chiarimenti, ha risposto in modo evasivo e ambiguo, chiedendo tempo….ormai è un leit motiv.

Il M5S ha formalmente chiesto le dimissioni di Villani dalla vicepresidenza di Iren (siamo d’accordo), ma il problema riguarda la maggior parte delle nomine dei rappresentanti del Comune; su questo tema abbiamo presentato una proposta di regolamento che sarà discussa nella seduta della prossima settimana.

Il sindaco ha presentato una delibera sul Regio che prende atto dell’uscita dalla Fondazione di Banca Monte e della Camera di Commercio, il comune resta l’unico socio. Prima di dare giudizi definitivi aspettiamo di valutare il nuovo progetto che l’amministrazione ha preannunciato (ma le scadenze per Festival Verdi e manifestazioni del Bicentenario sono impellenti).

Sono seguite diverse delibere tecniche dell’assessore al bilancio Capelli e di quello all’urbanistica Alinovi. Ad alcune abbiamo votato favorevolmente ad altre ci siamo astenuti (erano atti già discussi nelle relative commissioni). Invece sulla delibera per autorizzare la costruzione di un Decathlon nell’area dell’ex Kartodromo (9000 mq.) abbiamo decisamente votato contro; la precedura è stata avviata dalla giunta Vignali, ma sia nel nostro programma elettorale che in quello del M5S c’era l’impegno a bloccare nuovi centri commerciali. La maggioranza ha dichiarato di voler andare contro i propri principi per senso di responsabilità (per non pagare ipotetiche penali); la conclusione è stata che tutto il centrodestra ha votato compatto con i cinquestelle (non c’è il rischio che Buzzi e Ubaldi chiedano di entrare nel loro gruppo?…) L’assessore Alinovi ha dichiarato che ‘i diritti acquisiti non si discutono’: questo significa che nei prossimi mesi vedremo sottoscrivere e approvare tutti gli atti iniziati dalla precedente amministrazione?

Dimenticavo: c’è stata la solita polemica di Nuzzo e De Lorenzo (M5S) contro il centrodestra e la passata amministrazione; forse non hanno ancora capito che non sono all’opposizione, adesso sono loro la maggioranza, se vogliono possono governare.

Consigli del 27 settembre e del 2 ottobre

Ritmo molto serrato, tra consigli e commissioni, ormai questo è un secondo lavoro, e me lo dico da solo: hai voluto la bicicletta?…..

Risparmio i dettagli e rimando ai precisi resoconti di Beppe Bizzi (scaricabili dal sito del PD www.pdparma.it). Ormai il protagonista indiscusso è l’assessore Capelli, è lui il nuovo commissario al quale deve obbedire sindaco e giunta (e le sue scelte non si scostano molto dal binario tracciato da Ciclosi). Capelli è senz’altro un valido curatore fallimentare, ma non è obbligato ad avere una visione politica della città. Infatti ci ha presentato diverse delibere di debiti fuori bilancio per 7 milioni di euro, senza spiegare chiaramente se era proprio necessario mettere tutto in regola o se invece non fosse stato più opportuno chiedere conto a chi questi debiti li ha prodotti.

L’assessore però mi ispira fiducia, apprezzo il suo atteggiamento di ascolto e la sua attenzione nel dare risposte ad ogni obiezione della minoranza. Al contrario invece il sindaco è irritante: ogni sua affermazione è priva della pur minima motivazione, ‘è così perchè lo dico io’; lo vedo nervoso e in difficoltà nel rendere conto di scelte e di non-scelte, forse si sente giudicato dalla sua stessa maggioranza; e poi mi irrita quel suo entrare e uscire continuamente dall’aula come una trottola…..

Alla fine comunque è stato votato il bilancio di previsione, ma il vero debito del comune di Parma resta un mistero.

Anche la seduta del 2 ottobre è stata tecnica e complessa. Il tema è ancora quello economico-finanziario, e questa volta ci si è avvicinati al nodo delle partecipate. Si è parlato di Stu Pasubio, del Centro agro-alimentare (per gli amici CAL) e di STT, ma l’assessore (sempre lui, Capelli) resiste nel tenere ben coperte le carte, non dice tutto quello che sa. Il risultato è che manca una visione di insieme sul grosso nodo delle partecipate, e in questo modo qualunque decisione anziché politica diventa ‘contabile’. Domani dovrebbe esserci l’intera seduta dedicata alla relazione Ciclosi; la speranza è di sentire finalmente qualcosa di chiaro e di preciso, qualcosa di utile per capire dove andrà la città nei prossimi mesi. Intanto però con la vendita (anzi la svendita) ai privati di STU Pasubio, oltre al debito si è di fatto deciso un cambio di destinazione d’uso di strutture che dovevano avere una precisa valenza sociale e culturale per la città.

Consigli del 9 e dell’11 ottobre 2012

Due sedute in una settimana sono molte, considerando anche i turni in ospedale e due relazioni ad altrettanti convegni a Bologna e a Biella programmati da mesi.

Martedì 9 finalmente la tanto attesa analisi dell’assessore Capelli alla relazione Ciclosi. Il debito del comune è di 165 milioni (70 milioni sono debiti con i fornitori), in linea con molte altre amministrazioni, ma poi ci sono le società partecipate e qui le cose si complicano un po’: 607 milioni di debiti. Sono molti? Secondo l’assessore è un debito sostenibile perchè è inferiore al valore del patrimonio (però se io domani non pago più il mio mutuo e mi pignorano la casa, dove vado a dormire quando si fa sera?).

Metà del debito è a carico di poche società in grande difficoltà contabile e gestionale (SPIP, Alfa, Stu Stazione, Cal). E’ stato detto che per le responsabilità individuali ci sono le indagini della magistratura in corso, ma non è del tutto chiaro se questo enorme debito potrà continuare ad essere coperto dal credito bancario (che per ora è l’unico strumento che abbiamo per evitare il fallimento).

Capelli ha fatto bene il suo lavoro, ha dato i numeri e non ho motivo di dubitare della sua onestà e precisione professionale, però a me interessa quello che c’è dietro alle cifre, mi interessa cioè la valutazione politica di questi numeri: ad esempio sapere se sarà possibile ridurre l’IMU e le addizionali Iperf, se potremo presto tornare a sostenere il nostro welfare e programmare i necessari investimenti, come fa ogni comune normale. Questo l’assessore non lo ha voluto o potuto dire, perchè lui alla fine è un tecnico (in pratica è il nuovo Ciclosi, infatti prosegue sicuro sul binario tracciato dal commissario); le risposte che cerco potrebbe forse darle il sindaco, ma lui è troppo impegnato per poter perdere tempo con il Consiglio Comunale e per ascoltare le idee e le opinioni della minoranza, la sua presenza in aula è sempre più fugace e sporadica (in questo ricorda un pochino il suo predecessore). La discussione in realtà è stata ricca e articolata, le critiche puntuali e di spessore politico, ma sembrano parole gettate al vento…

Dopo due giorni, giovedì 11, è stata presentata e discussa la prima delibera relativa al welfare. Si è parlato di come risolvere i debiti dell’Azienda che gestisce l’assistenza agli anziani. In realtà si è parlato poco di anziani, anche qui dominano le cifre: 4 milioni di debiti accumulati in 5 anni, edifici da vendere per pagare i debiti (Stuard e Romanini) e forse la costruzione di 2 nove strutture; intanto il 65% dell’assistenza agli anziani di Parma andrà al privato attraverso le procedure di accreditamento. Alla fine l’ASP Ad Personam torna alle dimensioni della vecchia IRAIA e così finisce l’idea di avere un’unica azienda pubblica che gestisce globalmente i problemi degli anziani (assistenza domiciliare compresa). Unica consolazione è vedere calcellato definitivamente il faraonico e assurdo progetto del WCC.

Consigli del 25 e del 30 ottobre 2012

La seduta è iniziata con una vera anomalia procedurale: alle due interrogazioni del nostro consigliere Iotti relative al bilancio comunale l’assessore Capelli si è rifiutato di rispondere e ha chiesto di rimandare la questione al consiglio successivo (preciso che gli odg vengono concordati il lunedì pomeriggio con la conferenza dei capigruppo coordinati dal presidente Vagnozzi e dal sindaco).

Ma il tema principale della seduta è stato il registro per le unioni civili. Ne avevamo discusso a lungo in commissione per le pari opportunità (di cui sono vicepresidente); da quel confronto sono derivati diversi emendamenti che hanno miglorato la bozza iniziale predisposta dal consigliere Manno. La delibera è stata votata da tutti (compresi Ubaldi, Ghiretti e Guarnieri) ad eccezione di Pellacini (UDC) e Buzzi (PDL); quest’ultimo ha fatto la dichiarazione di voto e la discussione in un unico intervento, come dire: non mi interessa quanto emergerà nel dibattito, la mia decisione è a priori. Il tema delle unioni civili non è facile, e le strumentalizzazioni ideologiche sono estremamente facili. Nessuno mette in discussione il valore del matrimonio (civile o religioso), e delle famiglia fondata sul matrimonio come previsto dall’art. 29 delle Costituzione; il registro ha solo la pretesa di rendere ufficiale e con valore pubblico un’unione affettiva stabile tra due persone (anche dello stesso sesso). Il vero problema è la mancanza di una legislazione nazionale (in Europa questa carenza è solo di Italia, Grecia e Polonia), che rende difficile riempire di contenuti efficaci queste unioni, bilanciando in maniera equilibrata diritti e doveri. Per approfondimenti su questo controverso argomento rimando agli interventi che abbiamo pubblicato sul sito del PD (www.pdparma.it), il mio del 30 ottobre e quello di Beppe Bizzi di oggi.

Consiglio comunale del 15 novembre 2012

Come titolo di questo Consiglio potremmo usare la frase pronunciata per ben tre volte dall’assessore Alinovi durante la discussione del PUA di via Budellungo: “la morte annunciata”; cioè la trappola nella quale maggioranza e giunta sono caduti di dover approvare atti e procedure iniziate dalla precedente amministrazione. Con loro ha votato Buzzi (PDL) e tra di loro si è astenuto Savani. La questione è l’approvazione di un assurdo insediamento di villette che circonderanno la corte napoleonica visibile da via Budellungo; 11mila metri quadrati di consumo di suolo agricolo a vantaggio dell’imprenditoria edilizia (nel lotto c’è anche ben sepolta una villa romana).

Quello dei 5stelle è un atto di responsabilità per evitare perdite economiche e contenziosi legali al Comune? Ma allora tutte le promesse fatte in campagna elettorale? Ma allora come pensano di costruire la loro idea di città? E allora dov’è la novità del loro fare politica? Personalmente mi aspettavo più creatività e più coraggio, e se fossi un loro elettore sarei più incazzato che preoccupato. Nel mio intervento ho chiesto di sapere quanti altri atti di ‘morte annunciata’ ci dobbiamo aspettare nei prossimi cinque anni (ricordo che questo segue di poche settimane l’approvazione del nuovo Decathlon di San Pancrazio).

La seduta è stata caratterizzata dalla scarsa presenza di membri di giunta (alcuni assenti giustificati perché in audizione a Roma), ma anche dalla scarsa reattività della vicesindaco Paci che tende a non rispondere alle sollecitazioni dei consiglieri oppure risponde a monosillabi. Il nostro Bizzi ha sollevato il tema delle nomine: il sindaco continua a seguire un proprio criterio, poco trasparente e non coerente con il regolamento che il Consiglio ha approvato l’11 ottobre scorso (inoltre non vengono resi noti i compensi pattuiti). Il problema è che molte decisioni di questa amministrazione le veniamo a conoscere dalla stampa locale, perché la giunta dialoga più volentieri con i giornalisti che con il Consiglio comunale; se questa è la nuova forma di democrazia, preferivo tenermi quella vecchia.

Consigli del 27 e del 29 novembre 2012

Martedì 27 l’assessore Casa e il Sindaco hanno risposto alla mia interrogazione sulla lettera degli artigiani contro il Centro Islamico; posso dire che siamo in sintonia nel ritenere che questa comunità ha il diritto di poter svolgere la propria attività di culto e di promozione sociale; la convivenza con le altre attività del quartiere deve trovare un civile equilibrio; l’alternativa può essere soltanto l’individuazione di un luogo più adatto. In questi giorni su questo tema si è espresso con chiarezza anche il Consiglio delle Chiese Cristiane di Parma.

C’è stata anche l’interrogazione dell’amico Vescovi per riportare l’attenzione alla lotta alle infiltrazioni mafiose attraverso l’adesione ad Avviso Pubblico (in attesa di discutere la mia mozione sulla Carta di Pisa che è ferma da giugno).

Le due delibere principali della seduta hanno riguardato la gestione dei rifiuti e il regolamento per le graduatorie di nidi e materne. Su quest’ultima abbiamo dato un ‘benevolo’ voto di astensione perchè il nuovo regolamento è migliore del precedente, ma è mancato il coraggio di procedere con una graduatoria cittadina (con le preferenze di plesso capita che vengano esclusi bambini con punteggio maggiore rispetto a casi che in altri plessi vengono presi).

Il confronto sulla delibera dei rifiuti invece è stato acceso e ci ha visti decisamente contrari. E’ una delibera ambigua, ideologica, poco chiara, che mescola temi diversi e non fornisce indicazioni adeguate all’obiettivo; viene proposto un osservatorio, ma senza indicarne compiti e modalità di funzionamento, non è chiaro neppure chi dovrebbe farne parte. Su un tema così importante (per il quale sono sensibile e motivato) si è davvero persa un’occasione per fare qualcosa di utile e condivisa.

In seduta si è parlato anche del servizio di Taghesmutter per il quale l’assessore Rossi ha promesso a breve un chiarimento normativo.

La seduta di giovedì 29 è stata caratterizzata dalla relazione di Capelli sull’assestamento di bilancio. E’ tema ostico, tecnico e politico al tempo stesso; la maggioranza difende i tagli (al personale) e i risparmi, ma in realtà c’è un blocco totale a qualunque forma di investimento e di sviluppo; la minoranza contesta la visione puramente ‘contabile’ di questa amministrazione che si dimostra assai poco coraggiosa sul tema economico (nonostante le tasse comunali siano ai massimi consentiti).

Molto accesa è stata anche la discussione sulla proposta di risanamento di Parma Infrastrutture (società partecipata che gestisce buona parte del patrimonio comunale); ci sono debiti per 55 milioni e per pagare i fornitori si tenterà di ottenere crediti bancari. Questa è una delle tante assurde eredità della precedente amministrazione; una soluzione semplice non è possibile, ma un piano come quello proposto non sembra in grado di riportare la situazione su un binario di normalità (anche se il pagamento dei fornitori è la parte buona della questione).

Ad inizio seduta l’assessore Rossi ha risposto alla mia interrogazione sul progetto di sgombero transitorio del campo nomadi del Cornocchio al fine di bonificare il sito e metterlo in sicurezza. Ho sollecitato il coinvolgimento dei volontari che da anni sono attivi con queste famiglie e che seguono i 20 bambini presenti (molti dei quali vanno a scuola e partecipano alle attività educative della parrocchia di San Leonardo).

Consiglio comunale del 13 dicembre

Per S.Lucia una brutta seduta. Sono volate parolacce: Nuzzo ha offeso Manno, Manno si è arrabbiato e ha risposto. Mi deprime constatare che manca la capacità di un confronto sereno; basterebbe evitare i riferimenti individuali e i giudizi sulle persone, esprimendo semplicemente il proprio punto di vista e un giudizio sui fatti.

Intanto attraverso un’interrogazioni abbiamo saputo che nei pressi della cassa di espansione c’è una discarica che deve essere messa in sicurezza; da un altro quesito all’assessore Folli si è appreso che i nostri rifiuti umidi vanno ai centri di compostaggio di Carpi e Imola: oltre al guadagno per il servizio loro ottengono poi un ulteriore ricavo vendendo il fertilizzante ottenuto dal nostro compostaggio…

La seduta è terminata discutendo/litigando per la delibera che introduce la tassa di soggiorno per i turisti/lavoratori/congressisti che pernottano a Parma. Ci sono pro e contro, ma altre tasse ci sono sembrate troppe.

Intanto le 4 sedute programmate per la prossima settimana per discutere e votare il bilancio sono state annullate e spostate nella seconda settimana di gennaio; avevo faticato a liberarmi dai turni in ospedale, elemosinando cambi con i colleghi, ora devo ricominciare a spostare i turni di gennaio già programmati; anche se a nessuno piace il politico di professione, a volte penso che conciliare politica e lavoro è un’impresa quasi impossibile.

Ultimo Consiglio Comunale del 2012 (20 dicembre)

Quest’ultima seduta mi è parsa un po’ intile (il tema inizialmente doveva essere il bilancio, ma come sapete questa delicata discussione è slittata alla seconda settimana di gennaio).

Abbiamo esaminato e votato la delibera per prorogare l’attuale gestione TEP e per rilanciare la gara alla ricerca di un socio privato; ricordo che questa società è partecipata sia dal comune sia dalla provincia che insieme manterrebbero le quote di maggioranza. Non tutti lo sanno, ma il nostro trasporto pubblico è coperto solo al 35% dai biglietti dei passeggeri, il resto viene da contributi pubblici; per incrementare le entrate occorrerebbe un maggiore utilizzo dei servizio, secondo l’assessore Folli bloccando il traffico ai veicoli privati, secondo me agevolando i cittadini con tariffe più convenienti (per la mia famiglia di sei persone è più economico ed ecologico usare la nostra Multipla a metano); anche le corriere della provincia non sono sempre convenienti, ad esempio per i nostri gruppi scout, sia per gli orari che per le tariffe.

Alla seconda delibera abbiamo votato contro; è una questione complicata, si parte da una semplice autorizzazione ad ampliare il cortile del carroponte di una azienda di Ravadese e si finisce con una modifica del RUE (regolamento urbanistico edilizio); di fatto siamo ancora a un’ulteriore cementificazione di suolo agricolo, e la modifica del regolamento può creare un pericoloso precedente. Il consigliere Furfaro ha presentato un emendamento proponendo di mitigare l’opera attraverso la posa di siepi (poi trasformate in alberi), io avrei ricoperto il carroponte con edera e il cortile con teli mimetici….

La seduta è terminata con panettone e brindisi natalizio, e una raccolta di offerte tra i consiglieri per sostenere l’Emporio.

Poiché siamo alla fine dell’anno e alla conclusione di sei mesi di attività politica è d’obbligo un po’ di verifica. Ho parteciparto a tutte le 14 sedute di Consiglio (dall’insediamento di giugno) e a 8 su 9 delle commissioni di cui sono membro (welfare e pari opportunità); la coommissione che ho saltato era incompatibile con un turno in ospedale perchè la convocazione è avvenuta senza il necessario preavviso.

In questi sei mesi ho faticato parecchio a capire le procedure e le regole politiche (alcune utili altre ridondanti), anche il rapporto con i media non è stato semplicissimo (comunicati e conferenze stampa, ma anche interviste e interventi pubblici); poi ci sono stati gli incontri interni al PD, sia per la segreteria che per le primarie (che non finiscono mai!). I prossimi mesi saranno impegnativi, perchè alla politica locale si legherà strettamente quella nazionale; servirà molta energia e tanto discernimento.

A proposito di costi delle politica, in 7 mesi i gettoni per sedute di consiglio e commissioni ammontano a 700 euro (100 per ogni mese di lavoro), e alla presenza in Comune vanno aggiunte le serate e i week-end trascorsi a leggere documenti e delibere, con le energie residue dopo il lavoro in ospedale.