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La prima seduta dopo la pausa estiva ha visto delibere ‘leggere’. Voto unanime per l’acquisto del terreno di via XXIV Maggio dove sorgerà il nuovo centro socio-sanitario del quartiere S.Lazzaro-Lubiana (ma nel frattempo si è sviluppata un’importante zona residenziale lungo buona parte di via Budellungo). Il polo sanitario sarà per 1/3 a carico del Comune e per 2/3 dell’ASL, per una spesa totale di oltre 4 milioni. Questo progetto nasce nel lontano 2007: dopo un lungo periodo di stasi per carenze di risorse, lo sblocco dei finanziamenti da parte delle Regione ha rimesso in moto il processo. Ricordo che le ‘Case della Salute’ rappresentano la risposta più efficace ai nuovi bisogni socio-sanitari della popolazione, limitando la medicalizzazione e migliorando l’integrazione tra i professionisti e le discipline coinvolte. La delibera successiva invece non abbiamo potuto approvarla: si trattava della vendita all’ASL del polo sanitario del quartiere Montanara, una giusta alienazione che però l’amministrazione ha deciso di non inserire tra le entrate del bilancio di previsione per non sforare il patto di stabilità. L’abbiamo giudicata una scelta da ‘contabilità creativa’, di dubbia legittimità, che richiederà un approfondimento.

L’assessore Ferraris ha presentato un’inutile delibera con gli obiettivi strategici per il sostegno e lo sviluppo del “sistema cinematografico e audiovisivo cittadino”. Dopo oltre tre anni di mandato, arrivare con un bellissimo elenco di buoni propositi che non vedranno facilmente una realizzazione da parte di questa amministrazione, ci è sembrato poco appropriato. L’opposizione ha colto l’occasione per un’analisi critica di tutte le iniziative culturali portate avanti dall’assessore Ferraris (dove fa più notizia ciò che non ha fatto).

A inizio seduta tra le numerose interrogazioni cito la mia sul monitoraggio sanitario del termovalorizzatore. Molti non sanno che dal 2011 (cioè prima dell’insediamento di questa amministrazione) è attivo un protocollo per valutare eventuali effetti sulla salute dell’impianto, con analisi approfondite anche sulla filiera agro-alimentare (foraggio e latte), misurando sostanze che fino a pochi anni fa non venivano analizzate (come le diossine, i furani e i metalli pesanti). Il finanziamento per queste costose analisi ammontava a 327mila euro (la maggior parte a carico di Iren), ma il protocollo è terminato nel 2014; da qui la mia richiesta di sapere come procede il monitoraggio. La risposta dell’assessore Folli è stata rassicurante: è previsto un rifinanziamento e una nuova convenzione. Aspettiamo di vedere in commissione il dettaglio prima di dare un giudizio definitivo.

Segnalo con rammarico che l’amico Bizzi, aderendo al nuovo movimento di Beppe Civati, è uscito dal PD e quindi anche dal gruppo consigliare, andando a costituire il gruppo misto. E’ stata una scelta di coerenza che rispetto ma che non riesco a condividere, perché la forza del maggiore partito di centrosinistra italiano è proprio nella compresenza di idee e sensibilità diverse, tenute insieme da una visione e da obiettivi comuni.