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La parte deliberativa è iniziata con la commemorazione dei tragici fatti di Parigi. Il presidente Vagnozzi ha letto la toccante lettera che il marito di una delle vittime ha scritto ai terroristi: l’incipit recita “non avrete il mio odio”. Gli interventi dei capogruppo sono stati intensi ed equilibrati, evitando accuratamente toni retorici o polemici, cercando invece possibili risposte a domande difficili. La domenica precedente c’era stata una fiaccolata commemorativa che ha visto la partecipazione spontanea di molti cittadini e dei rappresentanti del mondo politico e civile della città. Anche la comunità mussulmana di Parma ha espresso una netta condanna per coloro che uccidono in nome di Dio.

La seduta è proseguita con la discussione di ben tre delibere (presentate dalla vicesindaco Paci) relative a regolamenti sulla partecipazione. Per due si è trattato di modifiche di atti già votati: la prima ha riguardato l’Albo delle libere forme associative, che dopo un anno ha richiesto modifiche per semplificarne l’applicazione; la seconda è quella per la concessione di immobili del Comune ad associazioni e organizzazioni del terzo settore. Quest’ultimo regolamento era stato votato a metà aprile di quest’anno e probabilmente, visti i tempi delle modifiche, poteva essere definito meglio in prima stesura. Abbiamo votato contro a entrambe le proposte perché la pletora di regolamenti di questa amministrazione, anziché agevolare le associazioni, di fatto le ostacola con normative rigide e di difficile applicazione. Inoltre abbiamo voluto protestare perché, a fronte di regolamenti modificati ancora prima di essere applicati, manca ancora il regolamento per normare i referendum, e il comitato che ha indetto quello sull’esternalizzazione degli asili attende da oltre 6 mesi una risposta sull’ammissibilità del quesito.

Il terzo regolamento della giornata, quello sulla “Cittadinanza Attiva” ha richiesto quasi tre ore di dibattito. L’obiettivo è quello di normare l’attività di volontariato dei singoli cittadini, attivando le necessarie forme di tutela assicurativa e definendo con precisione gli ambiti di competenza e di responsabilità. E’ un tentativo per rendere più strutturato il progetto “Mi impegno a Parma”; la nostra visione del volontariato privilegia invece le forme associative che, rispetto all’azione del singolo, possono garantire maggiore continuità e autonomia d’azione. Il dibattito sulla partecipazione ha permesso di ricordare che dopo oltre tre anni di mandato manca ancora il Consigliere aggiunto, la Consulta degli stranieri, il Bilancio partecipato, i Laboratori tematici, il regolamento per il referendum, tutte promesse fatte in campagna elettorale dal M5S e organismi previsti dal nuovo Statuto che la maggioranza ha approvato alla fine del 2014.