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Fede e nonno Teio

A distanza di trent’anni abbiamo nuovamente trascorso una vacanza di due settimane con un bambino di quasi due anni. Il mondo di mio nipote non è più quello di suo padre e anche noi nel frattempo siamo cambiati. Ma la mente di un bambino che cresce è sempre quella e le scoperte che ogni giorno si rinnovano sono originali e antiche al tempo stesso.

In queste due settimane Federico

  • ha appreso ogni giorno decine di parole nuove, compreso un ‘porco boia’ scappato al bisnonno che si è ferito potando un cespuglio; ha legato tra loro parole diverse per fare nuove piccole frasi; ogni esperienza concreta è stata raccontata dalla nonna, trasformandosi così in parole, frasi, concetti
  • ha cercato di prendere raggi di luce apparsi magicamente sul pavimento, e si è divertito ad afferrali e a lasciarli scappare; non ha capito come funziona il moto ondulatorio dei fotoni, ma ha scoperto che la realtà fisica è bella e con lei si può giocare
  • ha inventato il moto perpetuo, quell’eternità che è sfuggita anche ai fisici quantistici: cercare sassi da lanciare nel torrente è una pratica che può durare dall’alba al tramonto, interrotta soltanto dal sonno e dalle funzioni primarie; il senso di questo impegno è insito nell’afferrare, nel lanciare, nel creare rumore e movimento nell’acqua, cioè in quel modificare la realtà che si conferma ad ogni lancio
  • ha trovato un ramo di lamponi immersi tra foglie e spine, e ha compreso che la realtà colorata di rosso è dolce e succosa, che la natura è generosa, che con pazienza e attenzione le spine possono essere evitate o addomesticate
  • ha capito che la luna all’orizzonte nasce rossa e poi diventa bianca, ma solo in montagna, a Milano è diverso; quando arriva la luna la giornata sta finendo e si è un po’ stanchi, con lei arriva anche il silenzio e il canto monotono e rassicurante di un uccello notturno
  • ha scoperto che mamma coniglio fa nascere tanti cuccioli, piccoli e teneri, che hanno fame e vogliono crescere, ma che hanno anche bisogno di protezione; sono più piccoli di lui, ma sono come lui, la loro affinità li rende amici e questa amicizia rappresenta un appuntamento quotidiano importante
  • ha imparato che senza pannolino la cacca e la pipì possono finire nel vasino e da lì andare a dormire nel water; come fanno i grandi, perché anche lui adesso è diventato grande e scopre che il suo corpo ha tante cose nuove da scoprire
  • ha camminato per ore su sentieri e carraie tenendo la mano al nonno, con fiducia e sicurezza, scoprendo che camminare significa spostarsi, ma anche osservare nuove cose e dare un nome a tutto quello che compare: sasso, albero, bosco, pigna, montagna, pozzanghera, lupo, scoiattolo, foglia, ombra, lampone, fragolina…tutto ha un nome e una identità che è collegata alla nostra
  • ha scoperto che in paese ci sono altri nonni e nonne, tante zie e zii, animali e altri bambini, che sono altri pezzi della famiglia del mondo; stiamo bene tutti assieme e tutti quelli che incontriamo sono amici da salutare
  • ha sperimentato che le storie inventate sono belle come quelle vere, che non sono la stessa cosa, ma che servono entrambe; finzione e realtà a volte si mescolano, a volte no, ma tutte occupano la mente e sono interessanti
  • ha capito che la realtà è piacevole se le cose succedono con regolarità e con un ritmo prevedibile, ma dentro a questo quotidiano avvengono sempre situazioni nuove e impreviste, che rendono tutto più interessante, ad esempio nella piscinetta riempita di giocattoli l’acqua straborda e allaga il prato, una situazione davvero imprevedibile.
  • ha giocato con gli stessi giocattoli utilizzati a Milano, ma qui sui muretti di sasso e sulle assi di legno ogni cosa diventa nuova, il nuovo e il vecchio, cioè la stessa cosa in un contesto diverso…. questo è un concetto da approfondire, per ora è sufficiente divertirsi
  • ha capito che si può stare senza i genitori, perché loro ci sono anche quando non si vedono; se i nonni nominano la mamma o il papà questi compaiono nella mente e tornano da lui; e poi basta fare qualche foto con il telefono e spedirle lontano, dove lavorano, per sentirli vicino e contenti per lui
  • ha visto che in questo posto nuovo automobili e autobus sono sostituiti da ruspe e trattori con ruote enormi, molto più alte di lui; cose molto interessanti, con forme davvero strane, che quando si muovono fanno un rumore tremendo; con ruspe e trattori si imparano anche i colori, perché la ruspa è quasi sempre gialla e il trattore quasi sempre rosso oppure blu.
  • ha mangiato tanto, perché in montagna l’appetito aumenta, ma anche perché la nonna è una super cuoca, e propone cibi sempre nuovi da assaggiare; e questi cibi hanno sapore e odore, perché prima di mangiare con il nonno si va a prendere la salvia e il basilico, a volte anche l’origano selvatico; e alla fine si può fare la scarpetta

In questa vacanza i nonni di Federico hanno rivissuto quanto già sperimentato trent’anni fa con suo padre, cioè che il mondo è sempre bello e interessante, ma osservato attraverso gli occhi di un bambino diventa un prezioso e misterioso dono di Dio.