Questa seduta di Consiglio è durata oltre 10 ore. Abbiamo iniziato alle 15 e terminato con la votazione all’1.15 della notte: 19 voti a favore da parte della maggioranza e 12 contrari da parte della minoranza, nessun astenuto. Il nostro gruppo ha impiegato circa un paio di mesi per esaminare la proposta di bilancio e giungere a formulare proposte che fossero utili alla città e sostenibili sul piano finanziario. Di tutti i nostri odg sono stati accolti soltanto quelli che non comportavano modifiche di spesa (cioè le borse lavoro per disabili e disoccupati, e il parere vincolante dei revisori al bilancio di Asp Ad Personam). Il confronto più duro ha riguardato l’IMU e le rette dei servizi educativi, con l’appendice del Quoziente Parma. E’ utile precisare che non abbiamo presentato emendamenti (che avrebbero determinato modifiche dirette al bilancio) ma più semplicemente odg che vincolano la giunta a realizzare modifiche alla prima variazione di bilancio nel corso dell’anno. La nostra proposta di dimezzare il previsto aumento delle rette di asilo e materna individuava le risorse necessarie nel fondo rischi (utilizzando poco più del 5% dei 12 milioni del fondo); la copertura finanziaria del QP invece prevedeva di utilizzare il 10% del fondo di riserva (che ammonta a 3 milioni). L’altro nostro odg proponeva una restituzione di parte dell’IMU da predisporre ad aprile quando, a bilancio consuntivo, è possibile verificare eventuali (e probabili) avanzi.
Tutte queste proposte sono state bocciate dalla maggioranza, senza particolari motivazioni; il mantra ripetuto dall’assessore Capelli ha riguardato la volontà di procedere con grande rigore e prudenza, ma secondo noi con scarsa visione politica. Noi non abbiamo chiesto di fare investimenti privi di copertura finanziaria o di indebitare ulteriormente il nostro povero Comune, e abbiamo condiviso la necessità di coprire la spesa corrente con entrate correnti; la nostra proposta era semplicemente quella di allentare, nei limiti del possibile, il carico fiscale sui cittadini e soprattutto sulle famiglie.
Sul QP abbiamo assistito ad una vera celebrazione dell’ipocrisia e dell’inganno. Il consigliere Nuzzo ha ammesso che sia in campagna elettorale sia nella relazione di mandato il QP è stato da loro previsto perché non lo conoscevano nel dettaglio (mi chiedo quante altre loro promesse sono prive di fondamento). Il consigliere Furfaro ha dichiarato che il QP è solo sospeso in attesa di valutarne l’efficacia e i reali benefici, ma dopo soli 2 minuti l’assessore Rossi lo ha clamorosamente smentito dicendo che per lei questo strumento è definitivamente abolito. L’assessore ha chiaramente mostrato un blocco ideologico al QP, che ha dichiarato essere una manifestazione politica del PDL e del mondo cattolico lombardo (ha citato anche CL), insomma roba da bigotti che fanno tanti figli per far piacere alla curia. Ho obiettato che se il QP non piace lo si può sostituire con un altro meccanismo che tenga conto del carico famigliare e che sostenga le famiglie con più figli (Reggio Emilia ad esempio fa scendere automaticamente allo scaglione ISEE inferiore le famiglie con 3 o più figli, indipendentemente dal reddito). Il problema è che la maggioranza ha eliminato il QP senza sostituirlo con nessun altro sistema di agevolazione o mitigazione, come invece avviene in tutti – ripeto tutti – i comuni della nostra Regione. Assistiamo alla completa assenza di idee sulle politiche famigliari.
Segnalo che, anche in occasione del bilancio, dai 5stelle non è arrivata alcuna proposta; il loro contributo si è limitato al voto positivo e acritico su tutto quanto la giunta ha presentato. Un ruolo politico, per ora, di tutto riposo.
Terminato l’esame degli odg, prima del voto finale, ogni assessore ha relazionato sul lavoro svolto e sul programma a medio termine (questa parte autocelebrativa in piena notte ce la potevano risparmiare). Utili e pertinenti sono state invece le riflessioni dell’assessore Capelli che ha ripreso molti dei temi e delle considerazioni sviluppate nel corso del dibattito del pomeriggio (dimostrando così di aver bene ascoltato e considerato gli interventi di tutti i consiglieri); non posso dire altrettanto dell’intervento del sindaco che non ha perso occasione per mostrare la sua solita insofferenza al dibattito, alle critiche e alle opinioni diverse dalle sue.
Alla fine abbiamo assistito a un bilancio blindato, ragionieristico e privo di visione politica, votato a colpi di maggioranza. Questa prima esperienza alla fine mi è parsa abbastanza frustrante e poco produttiva, ma voglio comunque mantenere una visione positiva per il futuro che mi aspetta.
Vi garantisco che il QP era stata una manovra del centro destra, non ha dato alcun beneficio alle famiglie povere e nemmeno alla fascia media, ma è stato pensato per le fasce benestanti aventi più di tre figli. Vi dico questo perchè io nell’ufficio dove lavoro mi occupo tutti i giorni di controlli sulle dichiarazioni sostitutive che presentano le famiglie nelle domande da loro sottoscritte riguardanti i Servizi Educativi, quindi manovrando tutti i giorni dichiarazioni Sostitutive Uniche e QP allegati, credete li abbiamo testati bene, possiamo pertanto dire che i vantaggi non ci sono stati per le famiglie che avevano bisogno di agevolazioni, è stato uno specchietto per le allodole.
Poi per quanto riguarda l’aumento delle rette, informatevi bene, perchè ci sarà si questo aumento, peraltro indispensabile in questo tragico momento per poter tenere aperti i servizi, ma verranno colpite le famiglie benestanti, che possono pagare certe cifre, perchè gli aumenti partono da valori d’ISEE superiori ai 35000,00 euro e chi dichiara questi valori sono tutte famiglie che possono pagare tranquillamente quelle cifre. Vi faccio un esempio: la mia ISEE ha un valore di Euro 17000,00 e il mio nucleo familiare è composto da tre persone, io e mio marito siamo dipendenti del Comune e percepiamo entrambi uno stipendio netto di Euro 1300,00 ciascuno, paghiamo un affitto di euro 550,00 mensili. Se noi avessimo un bambino al Nido pagheremmo di retta mensile intorno ai 250,00 Euro ora, con gli aumenti che ci saranno, non pagheremmo di più perchè non verremmo toccati avendo un’ISEE di quel valore. Tenete presente che quando mio figlio frequentava il Nido, tredici anni fa, non c’era ancora l’ISEE e noi pagavamo 400 mila lire al mese di retta ed allora erano veramente tanti ela la città era governata dalla sinistra, che peraltro io ho sempre votato. Ora credo si debba essere più obiettivi e non bisogna avere quell’atteggiamento da Comunisti ottusi pronti a criticare sempre qualsiasi decisione presa da altri pensando sempre d’aver fatto meglio, così si perde, si continua ad essere dei perdenti, impariamo dagli americani (ovviamente che siano persone oneste e che si impegnano, non come la vecchia giunta) ad essere propositivi con chi ci governa e non mettiamo i bastoni tra le ruote solo per ostacolarli e magari per farli cadere…