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La seduta è iniziata con numerose interrogazioni e comunicazioni, molte delle quali prodotte dal nostro gruppo. Segnalo quella del capogruppo Dall’Olio che ha richiamato il tema dei 28 milioni di euro chiesti da Iren a risarcimento del blocco al cantiere disposto dalla giunta Vignali. In caso di condanna chiediamo che l’attuale amministrazione proceda con un’azione di responsabilità nei confronti di coloro che hanno determinato questo danno erariale. Intanto questa enorme cifra è già stata accantonata nel fondo rischi, ma ricordiamo che nel bilancio di previsione l’amministrazione ha previsto un incremento di 1.5 milioni sulle rette di nidi e materne.

Il consigliere Manno ha ritirato la mozione in cui chiedeva una censura a carico del sindaco Pizzarotti per uno scatto d’ira di quest’ultimo durante una recente conferenza di capigruppo; il sindaco ha specificato che non voleva offendere nessuno dei presenti e che l’episodio è stato conseguenza di una discussione che si è accesa oltre il previsto. Questa vicenda sembra comunque richiamare alla necessità di abbassare i toni del confronto e di tornare alla normale dialettica politica.

La prima delibera in discussione ha riguardato la costituzione di una Associazione Temporanea di Scopo tra il comune di Parma e altri Comuni limitrofi per gestire un progetto (con relativo finanziamento) rivolto ai minori non accompagnati arrivati nel nostro territorio a seguito delle vicende belliche del nord Africa. L’obiettivo è quello di attivare percorsi formativi e di avviamento al lavoro, oltre che di sostegno sociale e famigliare. Ovviamente abbiamo dato un voto favorevole, sottolineando che anche in futuro appoggeremo volentieri progetti di questa natura.

Buona parte della seduta è stata assorbita dall’analisi e dal confronto sul Piano Strategico del Welfare presentato dall’assessore Rossi. Il documento in oggetto è piuttosto corposo e articolato, l’abbiamo ricevuto a dicembre e dunque è stato possibile analizzarlo nel dettaglio. Il centrodestra ha dato un compatto votato negativo, contestando lo spirito e l’idea di fondo di comunità e di solidarietà che emerge dal testo presentato. Noi ci siamo orientati per l’astensione perché condividiamo il concetto di welfare di comunità (flessibile e appropriato ai nuovi bisogni), ma vogliamo capire meglio se si tratta di un rinnovamento vero o semplicemente di un modo un po’ nascosto di fare tagli e risparmi (il dubbio è lecito se consideriamo il taglio di 3 milioni nel bilancio di previsione al capitolo del welfare). Nelle prossime settimane l’assessore presenterà il piano operativo con le azioni per la declinazione pratica di quanto previsto nel piano strategico, avremo dunque l’occasione per dirimere i nostri dubbi e per sostenere o contestare le decisione proposte (siamo soprattutto in attesa di valutare la politica per le famiglie e le azioni sulla assistenza domiciliare). I nostri interventi in discussione e in dichiarazione di voto hanno evidenziato sia le criticità sia gli aspetti positivi del documento, e abbiamo cercato di dare un contributo costruttivo e obiettivo su un tema molto rilevante per tutte le famiglie.

Al termine abbiamo presentato la nostra mozione per le agevolazioni alle rette di nidi e materne per le famiglie con più figli frequentanti; abbiamo accettato di non discutere e votare questa proposta e procedere con un confronto preliminare in commissione.

La seconda parte della seduta è stata parzialmente disturbata dalla manifestazione, con cori e fischi, dei dipendenti comunali indetta dopo la rottura della vertenza sindacale su incentivi e indennità. La protesta ci sembra almeno in parte legittima e dimostra ancora una volta come questa amministrazione sia in difficoltà nel dare risposte e nel trovare soluzione adeguate ai problemi.