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COMUNE DI PARMA 

CONSIGLIO COMUNALE

Gruppo Consiliare del PARTITO DEMOCRATICO

MOZIONE

Consulta dei popoli 

Premesso che 

In base agli ultimi dati demografici disponibili (2010), a Parma vivono oltre 26mila stranieri immigrati con regolare permesso di soggiorno, corrispondenti al 13% della popolazione residente nel nostro Comune

Questi cittadini, a causa dell’attuale legge elettorale, non hanno diritto di voto; ne deriva che l’attuale amministrazione non può ritenersi rappresentativa di una consistente parte di cittadini

I gruppi etnici presenti a Parma sono numerosi (oltre un centinaio), ma la maggior parte sono raggruppabili ad una decina di popolazioni; le più rappresentate sono  l’albanese, la moldava, la rumena, la filippina, la tunisina, la marocchina, la ghanese.

Questi cittadini rappresentano numerose famiglie (spesso con diversi figli che frequentano le nostre scuole), sono lavoratori inseriti nel tessuto cittadino, in alcuni casi piccoli imprenditori o titolari di imprese famigliari; in base a dati provinciali e regionali è possibile affermare che questi cittadini contribuiscono in maniera rilevante al gettito fiscale locale e nazionale, senza però poter determinare gli indirizzi e le priorità degli investimenti pubblici

E’ in fase di apertura a Parma un Centro Interculturale, ad opera del Terzo Settore (Forum Solidarietà) con la partecipazione della Provincia e della Regione (come indicato dalla LR n.5/2004 art.17). Le finalità del Centro sono la messa in rete delle principali associazioni e comunità etniche presenti nel Comune di Parma, per favorire l’incontro, il confronto e l’elaborazione di iniziative di integrazione sociale; è previsto anche un centro di documentazione, l’organizzazione di corsi di lingua e la realizzazione di eventi culturali per la città e per la popolazione scolastica 

Considerato che

L’art.3 della Costituzione sancisce l’uguaglianza dei cittadini e il loro diritto  di  partecipazione alla vita politica, sociale ed economica della nazione; l’art.8 e 19 definisce il principio di eguaglianza e libertà religiosa e di culto, anche associata e pubblica

E’ stata depositata in Parlamento nel giugno di quest’anno una legge di iniziativa popolare che chiede di concedere il voto amministrativo ai cittadini stranieri regolarmente residenti da almeno 5 anni sul territorio nazionale (la campagna denominata “l’Italia sono anch’io” è stata coordinata dall’ANCI e promossa da 18 associazioni nazionali)

La Legge regionale n.5 del 2004 (Norme per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati) all’art.8 chiede che gli enti locali “promuovano una effettiva  partecipazione ed il protagonismo dei cittadini stranieri immigrati nella definizione delle politiche pubbliche” (comma 1), attraverso l’istituzione di Consulte (comma 2).

Lo statuto del nostro comune all’art. 4 recita: “l’azione politico-amministrativa del Comune (…) è volta a garantire la migliore qualità della vita di quanti vivono e operano nel territorio comunale. A tal fine valorizza l’apporto alla vita sociale di ogni persona e in particolare riconosce il valore del contributo delle persone di diversa lingua, nazionalità, cultura e religione che vivono e operano nel territorio”

Dal 16 marzo di quest’anno si è formalmente sciolto il Tavolo Immigrazione istituito nel 2010 

si chiede al Sindaco e al Consiglio Comunale

di deliberare la costituzione di una Consulta dei Popoli con compiti di analisi e di parere relativamente agli atti amministrativi del Comune di Parma

BOZZA DI REGOLAMENTO

 CONSULTA DEI POPOLI

Obiettivo

Scopo della Consulta dei Popoli è dare voce ai cittadini stranieri immigrati e regolarmente residenti nel Comune di Parma, in attesa che la legislazione nazionale conceda loro il diritto di voto alle elezioni amministrative (come richiesto da una proposta di legge di iniziativa popolare depositata in Parlamento nel giugno 2012).

Funzioni

La Consulta ha funzioni consultive, propositive e di indirizzo, di natura non vincolante per l’amministrazione comunale.

La consulta può esprimere analisi e pareri su qualunque materia di competenza del Consiglio Comunale e della Giunta.

La Consulta è di natura non elettiva ed è costituita da un minimo di 10 ad un massimo di 20 membri nominati dalle Associazioni dei diversi gruppi etnici e da Associazioni del volontariato e del Terzo settore che si occupano primariamente di politiche per l’immigrazione (Associazioni con natura APS oppure con regolare Statuto e Atto costitutivo registrato, che operano e hanno sede nel Comune di Parma).

Organizzazione

Per rendere più efficace la propria azione di analisi e proposta, la Consulta può invitare membri esterni o esperti e può costituire gruppi di lavoro tematici.

Le sedute della Consulta sono pubbliche; possono partecipare il Sindaco o membri del Consiglio Comunale con solo diritto di parola.

La Consulta ha la stessa durata del Consiglio Comunale (5 anni) 

Il Presidente è eletto tra i membri della Consulta con voto palese e a maggioranza; ha funzioni di rappresentanza e di coordinamento.

Il Presidente, o un suo delegato individuato all’interno del gruppo, è libero di partecipare a tutte le sedute del Consiglio Comunale e delle Commissioni con il solo diritto di parola.

Tutte le funzioni della Consulta sono gratuite.

I membri hanno accesso agli atti dell’amministrazione attraverso la Segreteria del Presidente del Consiglio e ricevono le stesse comunicazioni e materiali inviati ai Consiglieri Comunali.