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Per la prima volta dopo un anno e mezzo la maggioranza si è spaccata, e una discutibile delibera urbanistica non è stata approvata. Fino ad oggi il M5S ha sempre votato qualunque proposta della giunta, mantenendo un compatto atteggiamento acritico e ossequioso nei confronti della giunta (soltanto il consigliere Savani si era spinto un paio di volte ad osare una tiepida ‘astensione’). Forte della solita scontata maggioranza l’assessore Alinovi ha presentando al consiglio una proposta che non prevedeva rifiuti o contestazioni. Ma in politica non possono esistere scelte obbligate e va sempre mantenuta la possibilità di un’opzione (in caso contrario decade il senso e lo scopo dell’azione politica). La delibera presentata riguarda un progetto di edilizia privata residenziale nell’area ex-Amnu (dietro il Parco Ducale, davanti all’Efsa); un accordo già fatto dall’assessore ha autorizzato un aumento di superficie lorda di 450 mq come incentivo per la riqualificazione di un’area degradata; questa decisione però aveva bisogno di una preliminare modifica del PSC (piano strutturale comunale), che richiede l’approvazione del consiglio comunale. In pratica l’assessore ha invertito i passaggi dando per scontato l’assenso acritico della sua maggioranza. La relazione allegata alla delibera ad opera della Segreteria Generale ha correttamente evidenziato l’anomalia procedurale, mentre negli interventi della minoranza (per il PD sono intervenuti Iotti e il capogruppo Dall’Olio) si sono sollevati seri dubbi di legittimità; abbiamo chiesto il ritiro della delibera, minacciando, in caso contrario, di non partecipare al voto. L’assessore ha mantenuto il proprio atteggiamento spavaldo e sicuro del risultato, ma non ha considerato che anche tra i cinquestelle stavano maturando dubbi e malumori. E’ da alcuni mesi che assistiamo a un disagio della maggioranza, più o meno mascherato, soprattutto su temi urbanistici e ambientali che in campagna elettorale hanno visto molte promesse non mantenute. Alla fine la delibera non ha raggiunto i voti necessari per l’approvazione e anziché ammettere la ‘spaccatura’, con una nota successiva, il sindaco ha attribuito la colpa dell’accaduto alla maggioranza che non ha partecipato al voto. Evidentemente essere neofiti della politica non basta per mantenere obiettività e capacità di ammettere gli errori. La notizia dell’ultima ora è che Alinovi presenterà la stessa delibera fra una settimana; probabilmente nei prossimi giorni i membri della maggioranza verranno richiamati all’ordine: vietato dissentire, vietato pensare con la propria testa.

Durante questa seduta abbiamo discusso altre due importanti delibere: quella sul garante dei carcerati e quella per modificare lo statuto dell’ASP Ad Personam (assistenza residenziale anziani). Alla prima abbiamo aderito con convinzione, condividendo lo sforzo di tutelare i diritti dei detenuti e promuovere azioni di reinserimento e rieducazione; sulla seconda ci siamo astenuti perché manca chiarezza sul progetto complessivo di questo delicato settore di welfare. Segnalo velocemente che a inizio seduta sono state presentate e discusse alcune nostre importanti interrogazioni: governance di Iren (Dall’Olio), nonni vigili dell’Auser (Scarpino), centro di riabilitazione di Scarzara (Vescovi), bagni pubblici (Dall’Olio), discarica abusiva a Pannocchia (Bizzi).