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bambino malato, bambino prematuro, città dei bambini e delle bambine, garante per l'infanzia, Giornata mondiale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, Janusz Korczak
20 NOVEMBRE 2013
La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza è stata approvata dall’Assemblea delle Nazioni Unite il 20 Novembre del 1989 ed è stata ratificata dallo Stato italiano il 27 Maggio 1991.
Questo documento vede nei bambini e negli adolescenti non solo degli oggetti di tutela, ma soprattutto dei soggetti di diritto, proponendo una nuova consapevolezza sul valore che l’infanzia rappresenta per l’intero pianeta.
Successivamente l’Italia ha promulgato la Legge n.285 del 1997 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”, dove vengono istituiti il Centro Nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e la Conferenza Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza.
A livello regionale abbiamo la LR. n.40 del 1999 ‘Promozione delle città dei bambini e delle bambine ‘, che all’articolo 1 recita “questa legge riconosce le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi come soggetti sociali, autonomi, portatori di diritti propri e di bisogni specifici di tipo fisico, psichico, relazionale, culturale, di partecipazione alla vita sociale e civile e sostiene la promozione di diritti ed opportunità finalizzate al miglioramento della loro qualità di vita”.
L’obiettivo di questa legge è accrescere la sostenibilità dell’ambiente urbano, attraverso la progettazione e la pianificazione spaziale e temporale della città, facilitando la mobilità di minori in condizione di autonomia e sicurezza. Si dichiara inoltre di volere favorire la conoscenza, l’esplorazione e la fruibilità della città da parte dei bambini. Per realizzare questo obiettivo si richiede che i minori siano coinvolti a partecipare alla vita sociale e alla definizione dei progetti che li riguardano.
Con la legge 112 del 2011 è stato finalmente nominato il Garante nazionale per i diritti dell’infanzia (Vincenzo Spadafora); nello stesso anno c’è stato l’insediamento del garante regionale (Luigi Fadiga).
In caso di malattia i bisogni dei bambini aumentano e la necessità di tutela diventa ancora più importante. Per questo nel 1998 è stata redatta la Carta europea dei Diritti del Bambino in Ospedale a seguito di Risoluzione del Parlamento Europeo. Più recentemente nel 2010, ad opera di diverse società scientifiche, è nata la Carta dei Diritti del Neonato, e il 17 novembre scorso si è tenuta la V giornata mondiale del bambino prematuro (sono 32mila ogni anno in Italia).
Merita citare i diritti ‘speciali’ dei bambini disabili o con patologia cronica: diritto a percorsi diagnostico-terapeutici facilitati diritto all’istruzione e all’attività ludico-sportiva diritto alle comuni relazioni sociali
Occorre ricordare che quasi un milione di minori nel nostro Paese vivono senza cittadinanza, e la maggior parte di questi sono nati qui. Ci sono infine i bambini morti nel Mediterraneo e quelli rimasti orfani nel percorso di immigrazione (solo quest’anno fino ad oggi sono quasi 3000).
Per terminare questo ‘ricordo’ dei diritti dell’infanzia propongo alcuni brani tratti da un testo poco noto, pubblicato nel 1929, intitolato “Il diritto del bambino al rispetto”, che anticipa di oltre mezzo secolo i principi della carta dell’ONU. L’autore è Janusz Korczak, nato a Varsavia nel 1878 e morto nel campo di sterminio di Treblinka nel 1942 insieme a duecento bambini dell’orfanotrofio che aveva fondato e che dirigeva. Era pediatra e pedagogista, romanziere, drammaturgo, poeta e saggista.
I bambini costituiscono una percentuale importante dell’umanità, delle sue genti, popoli e nazioni, in quanto abitanti, concittadini nostri, nostri compagni di sempre, sono stati, sono, saranno. Una vita tanto per ridere non esiste. No, l’infanzia sono lunghi e importanti anni nella vita di un uomo.
Il bambino ha DIRITTO ALLA MORTE DIRITTO ALLA SUA VITA PRESENTE DIRITTO A ESSERE QUELLO CHE E’ DIRITTO A ESPRIMERE CIO’ CHE PENSA DIRITTO A PRENDERE ATTIVAMENTE PARTE ALLE SENTENZE CHE LO RIGUARDANO DIRITTO AL RISPETTO
– Rispetto per la sua ignoranza
– Rispetto per la sua laboriosa ricerca della conoscenza
– Rispetto per le sue sconfitte e le sue lacrime
– Rispetto per la sua proprietà
– Rispetto per i colpi che gli riserva il duro lavoro della crescita
– Rispetto per ogni suo minuto che passa, perché morirà e non
tornerà più e un minuto ferito comincerà a sanguinare
Il bambino ha diritto di volere, di chiedere, di reclamare – ha il diritto di crescere e maturare e, giunto alla maturità, di dare i suoi frutti.
(intervento al Consiglio Comunale di Parma del 19 novembre 2013)
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