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cittadinanza onoraria, Garante nazionale dell'infanzia, Lucia Annibali, regolamento locali comunali, Vicesindaco Paci, Violenza di genere
Questa seduta è stata caratterizzata dalla cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria a Lucia Annibali. Questa coraggiosa donna è riuscita a trasformare un dramma personale di inaudita e gratuita violenza, in opportunità per testimoniare che il sopruso e l’offesa posso essere superati reagendo e lottando. A due anni dall’evento criminoso Lucia Annibali è riuscita a comunicare e socializzare la sua vicenda fornendo un prezioso contributo alla riflessione collettiva sul tema della violenza di genere. Il suo legame con Parma è fondato sulle cure (lunghe e dolorose) ricevute presso il Centro Ustioni del nostro ospedale, e con questa onorificenza la sua appartenenza alla nostra comunità diventa ufficiale e duratura. Siamo intervenuti in molti, sia della maggioranza che della minoranza: invito all’ascolto degli interventi da questo link: http://www.comune.parma.it/comune/Pages/magnetofono.aspx
Passando alla parte deliberativa, il clima si è decisamente guastato e il conflitto politico è tornato a livello rosso. La minoranza compatta (con l’aggiunta di qualche dissidente grillino) ha votato contro il regolamento presentato dalla vicesindaco Paci che norma la concessione dei locali comunali alle associazioni cittadine. Come al solito, anziché aggiornare e migliorare l’esistente, il metodo è ancora quello della demolizione totale, perché nulla di quanto fatto prima dell’arrivo del M5S può essere accettato e mantenuto…. Peccato che distruggere per motivi ideologici sia anche poco economico perché poi occorre ricostruire, e su questo aspetto l’amministrazione cinquestelle continua a dimostrarsi davvero poco competente. Il nuovo regolamento, votato a maggioranza, è macchinoso e pretenzioso, difficile da applicare e ancora più difficile da verificare, presenta inoltre alcuni punti che lasciano un’eccessiva discrezionalità all’amministrazione (e questo è probabilmente voluto). Gli stessi revisori dei conti nel loro commento sollevano alcune obiezioni e perplessità. Ancora una volta il metodo seguito è quello dell’autoreferenzialità, l’amministrazione infatti ha ritenuto inutile coinvolgere nella stesura sia le associazioni che il loro coordinamento. Ci stiamo lentamente abituando (è una sorta di assuefazione) alla palese incoerenza con quanto promesso in campagna elettorale in materia di trasparenza e partecipazione.
Nella prima parte della seduta ho svolto una comunicazione su un tema che ritengo particolarmente importante, purtroppo non adeguatamente evidenziato dalla stampa nazionale. Si tratta del documento che il garante dell’infanzia Vincenzo Spadafora ha presentato alla Camera il 30 marzo, dove vengono definite le azioni ‘essenziali’ a difesa dei diritti civili e sociali dei bambini e degli adolescenti. Si parla di servizi educativi per la prima infanzia, di affido e adozione, di prevenzione del maltrattamento e abuso, di istruzione scolastica, di tutela e assistenza dei minori disabili; tutti temi sui quali la politica nazionale è invitata a dare risposte, ma che coinvolgono direttamente anche la nostra realtà locale. Su questa comunicazione non ho avuto alcuna risposta né reazioni. Continuo a sperare che la grande comunità dei minorenni, pur non votando e non avendo voce, sia comunque nel cuore e nella mente di chi è chiamato a prendere decisioni e a lavorare per il futuro della nostra società.
decisioni e a lavorare per il futuro della nostra società.