Ieri, nella suggestiva Pieve romanica di Sasso, si sono sposati Elisabetta e Jacopo (il mio Popo primogenito). Esattamente dopo trent’anni dal mio matrimonio con Monica, l’ho vissuto doppiamente come un momento importante e magico della nostra vita. Mi viene naturale una breve riflessione sul matrimonio. Le principali vicende dell’esistenza di solito non le possiamo scegliere: non dipendono da noi la famiglia in cui nasciamo, né il periodo storico né il luogo geografico; queste sono cose che avvengono al di fuori del nostro controllo, per le quali non abbiamo meriti o colpe, possiamo solo affidarci alla fortuna o al destino. Decidere di vivere insieme a un’altra persona rientra invece nel campo delle scelte, e questa è forse la decisione più importante della vita, quella che può davvero cambiarla nel profondo (nel bene o nel male). Per questa scelta occorre anche un po’ di fortuna, ma alla fine è quasi interamente nelle nostre mani. E’ merito nostro essere capaci di amare ogni giorno la persona che abbiamo scelto, dipende da noi la forza e il coraggio di superare gli inevitabili momenti di crisi, è legata alla nostra saggezza riconoscere che per condividere un’intera vita occorre saper cambiare insieme, rinunciando a qualcosa di noi per assumere un pezzetto dell’altro. Oggi non sarei quello che sono se non avessi vissuto la maggior parte della mia esistenza con Monica. L’amore con il tempo cala? Per noi è stato l’opposto, l’amore è cresciuto con noi e con le vicende della vita che lo hanno alimentato. Credo che sia tutto in quel momento iniziale, in quella scintilla che ti porta a decidere che vivere insieme è bello e produce frutti (i figli, ma non solo). Si parte con il sentimento (che è il succo della vita), ma poi si procede con il pensiero e la riflessione (che è lo strumento che guida la vita in porto). Trent’anni fa siamo stati capaci di fare una scelta, abbiamo rischiato e abbiamo vinto; il frutto del nostro amore (ma anche di quella decisione) oggi è maturato al punto da giungere lui stesso alla stessa nostra scelta di allora. Il cerchio si chiude? No, si apre, perché la vita è una infinita spirale aperta che punta verso l’alto, verso il futuro. Questa consapevolezza è appagante e riesce a dare senso a qualunque fatica e sacrificio. E’ emozionante e bello sapere che il nostro destino è nella nostre mani. Un grazie a Popo e a Betta, il loro cammino da oggi è anche il nostro.
Viva gli sposi
10 domenica Lug 2016
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Felicitazioni e auguri a tutti. Gabriele
Auguri agli sposi e ai molto probabili, futuri nonni…!
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