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E’ stata una seduta un po’ anomala: il nostro gruppo ha approvato tutte le delibere presentate, mentre nella maggioranza cinquestelle l’odg del loro capogruppo ha avuto ben tre voti disgiunti. Il tema che ha visto la maggioranza spaccarsi è quello della gestione rifiuti; il capogruppo del M5S ha proposto osservazioni al piano regionale riprendendo idee di altre amministrazioni di centrosinistra regionali (ad esempio Forlì). In pratica si ribadiscono principi già codificati dalle politiche europee: il divieto di aprire discariche, la riduzione della pratica di incenerimento, la pianificazione di filiere orientate al riuso, la riduzione della produzione a monte dei rifiuti. Si tratta di proposte realistiche e praticabili che vedono per ora la necessità di parziale incenerimento in attesa di pratiche più ecologiche (come il trattamento biomeccanico). Per chi ha impostato la campagna elettorale e ottenuto il proprio consenso promettendo di non far partire l’impianto di Ugozzolo (anzi di farlo smantellare da una ditta Olandese) è senz’altro un deciso cambiamento di rotta, che consiglieri dello stesso gruppo hanno giudicato quantomeno  incoerente (in alcuni interventi dell’opposizione si è parlato esplicitamente di ‘frottole’ raccontate agli elettori). Questo episodio conferma che dai proclami alle scelte reali ci può essere un notevole scarto e i cinquestelle parmigiani, nel momento in cui si trovano al timone dell’amministrazione, devono prendere le distanze dal loro stesso movimento, contraddicendo buona parte delle idee del fondatore/padrone.

E’ stata inoltre approvata la delibera che fissa le scadenze del pagamento della prima rata della TARI (imposta rifiuti), il cui costo finale però non è ancora stato fissato. In chiusura abbiamo votato l’istituzione del cosiddetto registro per la bigenitorialità: per meglio applicare la legge 54/2008 che stabilisce l’affido condiviso dei figli ad entrambi i genitori (salvo decreti giudiziari specifici) i servizi sociali, scolastici e sanitari invieranno comunicazioni e informazioni ad entrambi i genitori (con l’intenzione di evitare discriminazioni o contenziosi).

Tra le comunicazioni segnalo quella del nostro consigliere Vescovi che ha evidenziato la grave situazione creatasi durante l’evento fieristico di Cibus: oltre la metà degli stand ha presentato barriere architettoniche per i visitatori disabili. C’è anche una legge specifica che norma questa materia, ma credo che basterebbe un sano buon senso e un minimo di sensibilità per allestire luoghi adeguati per tutti e non solo per una parte della popolazione.