Tag

, , ,

 

Seduta quasi interamente dedicata all’ASP Ad Personam, l’azienda di servizi alla persona che gestisce le strutture per anziani e di cui il Comune di Parma è socio unico. Con due delibere sono stati presentati il Piano Programmatico 2014-2016 e il Bilancio Consuntivo 2013. Il bilancio dell’anno scorso ha visto un deficit contenuto solo grazie a una donazione di circa 800mila euro, ma il passivo storico di ASP supera i 4 milioni. Il precedente Piano Strategico 2012-2016 prevedeva una rischiosa e improbabile operazione finanziaria, con alienazioni stimate in 21 milioni (compreso il complesso Romanini-Stuard); l’utilizzo delle plusvalenze avrebbero dovuto ripianare i debiti e consentire la costruzione di due nuove strutture. Come è noto, il progetto immobiliare è fallito e dopo quasi due anni si procede a un drastico cambio di strategia. Dal novembre scorso la governance dell’ASP è stata modificata; è stato nominato un amministratore unico che ha prodotto un nuovo Piano Programmatico. Rileviamo che la nuova gestione sta dimostrando una maggiore visione e una migliore sinergia con gli altri enti coinvolti nell’assistenza agli anziani (sanità e terzo settore).

Il piano presentato al consiglio contiene elementi validi, ma mantiene diverse criticità e ampi margini di incertezza relativamente agli esiti. Per rendere più chiari e vincolanti alcuni aspetti descritti nel Piano, il nostro gruppo ha presentato un ordine del giorno in 4 punti: A. mantenimento del complesso Romanini-Stuard a destinazione socio-sanitaria (il nuovo piano per queste strutture prevede un project financing per la ristrutturazione di Romanini e Tamerici), B. reinternalizzazione della gestione della struttura Lecci con la conseguente assunzione del personale necessario (in questo settore è possibile derogare dal patto di stabilità), C. ripianamento del debito da parte del Comune, evitando di alienare patrimonio per finanziare la spesa corrente, D. accorpamento dell’ASP di Parma con quella di Colorno (come richiesto dalla Regione) per avviare economia di scala e ottenere risparmi di gestione. Ritenevamo il nostro odg coerente con il Piano presentato, ma la bocciatura ricevuta dalla maggioranza ci induce a dubitare fortemente delle reali intenzioni dell’assessorato rispetto agli impegni contenuti nel documento di ASP.

Il voto contrario della minoranza è stato compatto. Tutti i nostri interventi hanno evidenziato il completo fallimento (previsto e annunciato) del precedente Piano Strategico, la perdita di quasi due anni con grave danno a un settore altamente sensibile, la scarsa trasparenza gestionale dell’assessorato al welfare (la preposta commissione non è stata convocata neppure per condividere le modifiche decise per la nuova struttura di via Casaburi). Termino segnalando che, nelle oltre tre ore di dibattito, in aula era presente solo l’assessore Rossi (oltre all’amministratore di ASP), il resto della giunta aveva altro da fare, e in gioco c’era solo la gestione pubblica del nostro stato sociale……